Carlo Azeglio Ciampi, storia di un presidente
Ciampi rappresenta il lungo cammino di un uomo comune arrivato al Quirinale passando per la Resistenza e la Banca d’Italia, senza farsi sporcare dalla politica. E che ha riavvicinato gli italiani all’amore patrio più di qualunque altro Capo dello Stato
- Audi Palace
Incontro con
Arrigo Levi, autore de “Da Livorno al Quirinale. Storia di un italiano” (Il Mulino)
Andrea Manzella, costituzionalista
Antonio Puri Purini, ambasciatore
Stefano Folli, editorialista Il Sole 24 Ore
e Marzio Breda, giornalista Corriere della Sera, autore de “La guerra del Quirinale. La difesa della democrazia ai tempi di Cossiga, Scalfaro e Ciampi” (Garzanti)
Conduce: Enrico Cisnetto, “Cortina InConTra”
Non è facile mettere d’accordo gli italiani, notoriamente rissosi, sul nome di un uomo di Stato. Ebbene, Carlo Azeglio Ciampi, è una delle poche personalità in grado di farlo. Storia strana e affascinante quella del laico e credente Ciampi, che nella bufera di Tangentopoli, con l’economia allo sbando e la lira nella tempesta della speculazione, traslocò dal suo ufficio della Banca d’Italia a quello di Palazzo Chigi. Erano i giorni dei “politici tutti ladri”, delle monetine contro Craxi, del cappio leghista alla Camera e dei suicidi di manager e politici in carcere. E poi il Quirinale, e il faticoso lavoro per ricostruire il senso dell’unità di un paese perso, decapitato della sua classe dirigente, preda di umori giustizialisti e populisti. Ma raccontare il presidente emerito della Repubblica è anche dire di tanti altri momenti difficili della storia d’Italia, a cominciare dalla sfida che molti militari dovettero affrontare dopo l’armistizio del 1943, quando Ciampi passò avventurosamente le linee per raggiungere l’esercito al Sud già liberato. Un omaggio di “Cortina InConTra” ad un grande italiano.