EVENTI - Giordano Bruno Guerri Alla ricerca della memoria condivisa Apriamo un’altra pagina del revisionismo storico, quella riguardante le migliaia di italiani che combatterono i tedeschi senza aderire alla Resistenza. Cosa che nei libri di scuola è colpevolmente trascurata - Audi Palace Ne discutono Giancarlo Mazzuca, giornalista, parlamentare Pdl, coautore de “La Resistenza Tricolore” (Mondadori) Alberto Zignani, generale di Corpo d’Armata Massimo Nava, giornalista, autore de “La gloria è il sole dei morti” (Ponte alle Grazie) Giordano Bruno Guerri, storico Conduce: Pierluigi Magnaschi, direttore Italia Oggi
Il tema della Resistenza al nazifascismo è stato al centro di una revisione storica e di un acceso dibattito politico negli ultimi anni. Da De Felice in poi è venuto meno il mito della Resistenza quale movimento di sollevazione popolare mentre è venuto fuori il carattere minoritario e politicamente orientato di gran parte di essa. Ma adesso c’è altra luce da fare, perché all’indomani dell’armistizio dell’8 settembre, i resistenti non furono soltanto i circa 80mila partigiani che andarono in montagna, lo furono anche quei militari che, in obbedienza agli ordini ricevuti, si rifiutarono di arrendersi al Terzo Reich. Fra i “resistenti” dobbiamo allora collocare, per esempio, i marinai della nostra Flotta che la sera stessa dell’8 settembre raggiunsero i posti di combattimento a bordo della squadra navale che salpò dalla Spezia alla volta di Malta. Per quale motivo abbiamo dimenticato così a lungo la storia di migliaia e migliaia di militari che nei tanti punti dello scenario bellico europeo non vollero allearsi con Hitler e morirono combattendo? E come dovremmo definire i 600mila militari italiani internati in Germania, che rimasero nei campi di concentramento anziché andare nelle file della Repubblica sociale di Mussolini? Un dibattito che serve per la ricostruzione della tanto auspicata “memoria condivisa”.
Storia di Vincent, il folle Geniale quanto incompreso, autore di quasi 900 tele e di più di mille disegni: ecco la vita e le opere di Vincent Willem Van Gogh - Audi Palace Lezione e spettacolo di Giordano Bruno Guerri, storico, autore de “Follia? Vita di Vincent van Gogh (Bompiani) con Dominique Fuchs, storico d’arte Daniel Dwerryhouse, nei panni di Vincent van Gogh Alessandro Parise, nei panni di Theo van Gogh, Sartre, Gauguin Isabella Carle, sorella di van Gogh e voci femminili Giacomo Del Colle Lauri Volpi, al piano Testo e regia di Paola Veneto
Chi era davvero Vincent van Gogh? Pittore tra i più celebri e più visti, oggetto di un culto collettivo incredibile, e tra gli artisti più costosi sul mercato. Giordano Bruno Guerri dopo aver scritto un libro su di lui ha ispirato un’opera, in stile contemporaneo e volutamente breve, recitata a stretto contatto con il pubblico. E’ un percorso appassionato ed incalzante, ricco di ricordi e suggestioni che spesso provengono dalla viva voce dei protagonisti della vita di van Gogh. Un elemento importante è la lettura delle lettere originali, orchestrate in modo da regalare al pubblico una sorta di fotografia in movimento della vita di uno degli artisti più stupefacenti e controversi di tutti i tempi. In questa rappresentazione il pubblico dell’Audi Palace non troverà solo i temi privati di van Gogh, dal rapporto con le donne, “amiche” e “sorelle” prostitute, al legame morboso con il fratello Theo, fino alla malattia mentale, ma anche i suoi temi politici come la ribellione contro la piccola borghesia del XIX secolo. Un’esperienza da non mancare.
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