ESTETICA DELLA CITTA'
I piccoli e grandi centri italiani ed europei sono un patrimonio unico al mondo. Possiamo conservarne l’identità senza rinunciare alla modernità? Ed è solo una questione urbanistica o anche di modelli di vita?
- Audi Palace
Ne discutono
Gianni Alemanno, sindaco Roma
Marco Romano, urbanista, autore de “Ascesa e declino della città europea” (Raffaello Cortina)
Luca Cavalli Sforza, genetista, autore de “La specie prepotente” (Editrice San Raffaele)
Paolo Portoghesi, architetto
Stefano Zecchi, docente Estetica Università Statale Milano
Conduce: Antonio Galdo, giornalista e scrittore
Secondo l’ONU, nel 2050 la popolazione mondiale supererà i 9 miliardi di persone, e di queste ben 6,4 miliardi abiteranno nelle città, che saranno sempre di più il luogo dove si misura la sostenibilità dei modelli di sviluppo. Di qui il confronto serrato su come debba essere il volto dei grandi agglomerati urbani del futuro, tra le necessità quotidiane degli abitanti - il tema scottante della mobilità, tanto per citarne uno - e i progetti affascinanti, ma non sempre funzionali, degli architetti più famosi, vere e proprie star le cui opere fanno molto discutere. Il rischio è che l’innovazione urbanistica stravolga, specialmente in Italia e in Europa, l’identità delle città, e che con pochi interventi i nostri quartieri perdano quel patrimonio di cultura accumulato nel corso dei secoli. Il tutto in nome della modernità. La quale, viceversa, non può nemmeno essere respinta a priori, in nome di un conservatorismo dell’esistente spesso fine a se stesso. Dunque, come deve essere la modernità, o meglio la contemporaneità, nella costruzione urbanistica delle città? Il dibattito a “Cortina InConTra” è aperto. Ascolterete le autorevoli opinioni di esperti, architetti di fama, e del sindaco di Roma, città dove cambiamento e conservazione è sintesi più difficile che in qualunque altra capitale.