Buon compleanno, Sanremo
Il Festival della canzone italiana ha compiuto 60 anni. Nel corso dei quali è stato lo specchio del Belpaese. Nel bene e nel male.
- Audi Palace
Parole e musica con
Mario Luzzatto Fegiz, critico musicale Corriere della Sera, autore de FegizFiles-Rai Radiodue
Dario Salvatori, critico musicale, conduttore radiotelevisivo
Marino Bartoletti, giornalista e autore televisivo
Gigliola Cinquetti, vincitrice Sanremo 1964 con “Non ho l’età”
Luca Ruggero Jacovella al piano
Annamaria Di Marco, cantante
Conducono
Enrico Cisnetto, “Cortina InConTra”
e
Toni Concina, musicista e sindaco Orvieto
Il Festival della Canzone Italiana, diventato nella vulgata comune Festival di Sanremo, ha compiuto 60 anni. Dal 1951 fino a oggi, è stato lo specchio fedele del Paese: del suo modo di essere, dei suoi gusti, delle sue aspirazioni. L’altroieri era la gioia di vivere, di accompagnare la crescita della società; ieri erano i tormenti dell’Italia emancipata ma complicata. E oggi cosa rappresenta Sanremo? Di sicuro c’è proprio tutto ciò di cui gli italiani non possono fare a meno: sì la musica, o se si vuole le canzonette, ma anche i divi della tv, le polemiche da bar, i complotti delle case discografiche, le ingiustizie della giuria, le comparsate dei politici e dei vip in cerca di palcoscenico. E allora “Cortina InConTra” ha deciso di festeggiarne i 60 anni (onestamente si vedono tutti) con chi Sanremo lo ha vinto, chi lo ha criticato e chi lo frequenta fin dall’inizio. Con molti ricordi, buona musica e qualche ragionamento su chi siamo. Grande amarcord.