NON SOLO MODA
Export di grandi opere, di infrastrutture energetiche e dei trasporti, di impianti tecnologici: c’è un made in Italy meno glamour ma più importante, di cui si parla poco, e che può tirare la ripresa
- Audi Palace
Ne parlano
Roberto Castelli, viceministro Infrastrutture e Trasporti
Mario Valducci, presidente Commissione Trasporti Camera
Paolo Astaldi, presidente Astaldi
Giovanni Castellaneta, ambasciatore, presidente Sace
Alberto Meomartini, presidente Assolombarda
Roberto Nicastro, deputy ceo Unicredit Group
Conduce:
Eugenio Occorsio, giornalista La Repubblica
Abbigliamento, arredamento, agroalimentare, apparecchiature industriali. Sono le famose “quattro A” dell’export italiano. Importanti, celebrate. Ma non esauriscono certo le capacità del made in Italy. Il nostro capitalismo, infatti, ha in alcune grandi aziende delle costruzioni, delle infrastrutture energetiche e dei trasporti, degli impianti di alta tecnologia gli strumenti per competere sui mercati esteri con le grandi multinazionali. Come spesso, accade, però, è necessario fare sistema, evitare che queste troppo poche grandi imprese siano lasciate sole laddove invece a giocarsi le commesse sono i sistemi-paese. Con uomini di governo e operatori di lignaggio affrontiamo un tema che è solo apparentemente per addetti ai lavori. Non mancate.