VITTORIO FELTRI. TUTTO IL RESTO È NOIA
Il direttore del Giornale fa outing. Abituato a parlare (male, di solito) degli altri, questa volta racconta se stesso, la sua vita, i suoi successi, le sue ansie
- Audi Palace
Intervista a
Vittorio Feltri, direttore Il Giornale
di Stefano Lorenzetto, scrittore, giornalista Il Giornale e Panorama
Non si tiene i sassolini nella scarpa, non ha peli sulla lingua, quando parte in quarta sono dolori. A grande richiesta – ha un feeling davvero particolare con il pubblico di Cortina – torna Vittorio Feltri, Re Mida dell’informazione italiana, capace di far registrare, unico tra i direttori dei grandi quotidiani, il segno “+” nell’annus horribilis dell’editoria. E torna però in una veste inedita: raccontare se stesso, la sua storia. Un carattere spigoloso, una vita passata “contro” tra estimatori e nemici, con un rapporto dialettico con il potere, Silvio Berlusconi compreso. Eppure chi lavora con lui non fa che parlarne in termini entusiastici. Ma chi è veramente Vittorio Feltri? E’ l’uomo che raccolse prima l’eredità di Indro Montanelli al Giornale, e poi si “inventò” Libero e riuscì a farne uno dei principali quotidiani nostrani? Oppure, come dicono i suoi numerosi critici, è semplicemente il direttore dell’house organ di casa Berlusconi”? Stasera si parlerà di lui e con lui senza rete. Roba forte.