CORTINA RACCONTA -
ADDIO, ADIEU, AUF WIEDERSEHEN (VECCHIA) EUROPA
ADDIO, ADIEU, AUF WIEDERSEHEN (VECCHIA) EUROPA
Evento del:
02/08/2010 21:30
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Audi Palace
Data articolo:
02/08/2010
Contenuto pagina
«Questa maggioranza pasticciona è al capolinea: larga abbastanza per vincere alle passate elezioni, fin troppo larga per riuscire a governare»: Enrico Letta (segretario generale dell'Arel, fondatore di veDrò e TrecentoSessanta, giovane plenipotenziario democrat in ascesa) è magro al punto giusto per poter criticare le dimensioni del girovita di questo centrodestra ballerino. È anche uno che s’intende di economia, avendo frequentato gli atenei toscani che contano. Continua dunque zoomando sulle tasche: «il collasso politico istituzionale ci impensierisce soprattutto per le difficoltà che potrebbe creare nel piazzare i titoli di Stato italiani in autunno».
Enrico Letta è una promessa della politica a sinistra, è nipote illustre del Richelieu berlusconiano che sta dall’altra parte, scrive libri serissimi e fa convegni interessantissimi. Con queste caratteristiche, v’è la certezza che giammai sfonderà nel polo che lo ospita. L’ultima sua fatica saggistica ha un nome che la dice lunga sui dubbi atroci che attanagliano l’ecosistema politico di questi tempi. “L’Europa è finita?” è scritto a quattro mani con Lucio Caracciolo, direttore di "Limes", la rivista che toglie il sonno agli intellettuali bardati di cachemire. Costui è un giornalista convinto che la favola bella dell’Europa che oggi c’illuse, che ieri c’illuse sia bell’e finita. Dei due è il più intellettualmente aggressivo. E stupisce: a sentire le sue squillanti dichiarazioni, l’Europa non è mai cominciata. Smontate la scenografia e tornatevene a casa, cittadini del continente.
Atene in fiamme, Bruxelles in panne: declama il video di presentazione dell’opera. Il libro dei due è un bestseller di quelli che fanno capolino nelle biblioteche chiccissime dei palazzi scintillanti, è un gioco delle parti in cui i ruoli sono ben definiti. Il piddino sogna gli Stati Uniti d’Europa, glissa sui problemi aperti di fronte agli occhi di tutti. Il giornalista sfascerebbe le sedi delle istituzioni comunitarie e brucerebbe le pagine del Trattato. Concordano sul fatto che il successore di Trichet alla BCE debba essere il Governatore di Bankitalia Draghi e che in Commissione Europea Barroso sia riuscito addirittura a fare peggio di Prodi. Per il resto, neppure i cittadini hanno capito bene da che parte stia la verità.