CORTINA RACCONTA -
BUON COMPLEANNO, SANREMO
BUON COMPLEANNO, SANREMO
Evento del:
10/08/2010 21:30
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Audi Palace
Data articolo:
10/08/2010
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C’è un preciso periodo dell’anno in cui tutti gli Italiani non fanno altro che parlare di un concorso canoro, dei compensi al conduttore, delle acconciature delle vallette e degli ascolti, croce e delizia di ogni spettacolo in onda sulla tv. Il mese è marzo ed il Festival è quello della città dei fiori: Sanremo. Ha compiuto sessant’anni quest’anno e i pareri sullo stato di salute della kermesse sono dissonanti (ironia della sorte). Questa sera, per dire, l’arcigno critico musicale del Corriere e conduttore di RadioDue Mario Luzzatto Fegiz è convinto che lo stato comatoso sia irreversibile, colpa del pubblico più che dello show: nessuno parrebbe disposto a mantenere vispa la mente per cinque ore in cinque serate. Al contrario, Gigliola Cinquetti, vincitrice del festival nel 1964 con “Non ho l’età”, sostiene che, a dispetto dell’incedere inesorabile del tempo, il festivàl (come pronuncerebbe Pippo) goda di ottima salute, resiste più che esistere.
In questi anni Sanremo è stato lo specchio del Belpaese. Fucina di talenti e juke box mirabolante. Lo ricordano l’onnisciente Marino Bartoletti, ospite affezionato di Cortina e Toni Concina, musicista esperto e, da poco, sindaco Orvieto in quota centrodestra. I commenti ed i ricordi scivolano lentamente, allietati dalle note del pianoforte di Luca Ruggero Manovella e dalla voce della cantante Annamaria Di Marco. C’è spazio per la rievocazione, il padrone di casa Enrico Cisnetto non smette un attimo di testare la sapienza sensazionale del Bartoletti (come faccia a citare a memoria anche secondi e terzi classificati è un mistero) e saluta con sorpresa l’istrionesco abbigliamento di Dario Salvatori, critico musicale, noto conduttore radiotelevisivo. Riesce finanche a far cantare Gigliola (che nel backstage riceve dritte formidabili sul ph del cuoio capelluto da parte del Salvatori), sebbene da tempo abbia ormai appeso il microfono al chiodo. Ci riesce una volta, ma al secondo tentativo, l’artista si rivela più tenace.
Mario Luzzatto Fegiz sostiene che i nuovi canali tecnologici finiranno col mettere in crisi il metodo artigianale di fare musica: «un tempo si contavano le copie, oggi le copie non contano più: c’è internet, ipod ed itunes». Ma non basta. Che non siano solo canzonette lo sanno anche i fiori sanremesi, c’è un afflato magico attorno al festival che più che dar voce alla musica fa parlare di se stesso… Epperò non vi rinunceremmo per nulla al mondo, non è bello ma ci piace. Avanti con la scelta del conduttore, i dibattiti sul parrucco della giuria, i brogli sul televoto e il mutuo per pagare l’ospite internazionale. Fiato alle trombe, allora.
Evento correlato: Buon compleanno, Sanremo Il Festival della canzone italiana ha compiuto 60 anni. Nel corso dei quali è stato lo specchio del Belpaese. Nel bene e nel male. martedì 10 agosto 2010 21.30 - Audi Palace
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