CORTINA RACCONTA -
CARO BELPIETRO, CI TOCCA VOTARE?
CARO BELPIETRO, CI TOCCA VOTARE?
Evento del:
04/08/2010 21:30
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Audi Palace
Data articolo:
04/08/2010
Contenuto pagina
Chi mai si sia sintonizzato sui canali dall’uno al sette, in prima serata, nei giorni freddi dello scorso inverno, avrà in mente il sorriso singolare dell’ospite di questa sera. Maurizio Belpietro è in splendida forma, quando Calienda il sol (il copyright è del nostro vignettista Fred). Oggi che il governo si è salvato dalla crisi imminente, riuscendo a respingere la mozione contro il sottosegretario, l’entusiasmo del nostro dovrebbe essere alle stelle epperò la maggioranza rischia grosso comunque. Lo sfacelo sembra solo rinviato a settembre, come quegli scolari accidiosi che vengono rimandati anziché essere bocciati di primo acchito.
Maurizio Belpietro, lo conoscete tutti, è un mastino bresciano dal punto di vista della comunicazione. È preparato, affabile e forbito. In apertura di dibattito spara a zero sul presidente della Camera Fini e denuncia l’ambiguità delle sue posizioni futuriste e libertarie. Non promuove la ribellione estemporanea dei fedelissimi dell’erede di Almirante e propone di rinunciare all’accanimento terapeutico su un’alleanza che pare giunta al capolinea. Lo stuzzica, dal palco di Cortina InConTra, il capobanda Enrico Cisnetto tanto curioso di seguire l’impaginazione del menabò di Libero, giornale guidato dal direttore Belpietro, da apprestare una videochiamata - via Skype - al vicedirettore Gianluigi Nuzzi. La confusione creativa regna sovrana nella sede milanese della testata. Le recenti vicende hanno, per esempio, imposto un cambio di vignetta da parte del bravissimo Benny, visto che pare stia per soccombere addirittura il Cavaliere e non invece l’inquilino destro di Montecitorio. In serata - per la cronaca - nel corso del secondo collegamento con la sede milanese della testata, si opterà per un tabellone recante i voti dei deputati grazie a cui il governo non è andato sotto, come direbbe uno scafato notista parlamentare.
C’è spazio per l’aneddotica, e che aneddotica. Belpietro, che in passato ha frequentato il Presidente Fini, teme che l’antipatia di quest’ultimo nei suoi confronti derivi da una brusca manovra a bordo di una spider dell’allora leader indiscusso di Alleanza Nazionale. Quanto al gruppo autodefinitosi “della responsabilità” al cui interno si riconoscono esponenti dell’UDC, dell’API, dell’MPA e, appunto, del neonato gruppo Futuro e Libertà per l’Italia, il direttore è convinto che il suo valore sia prossimo al due di spade quando la briscola si gioca di bastoni. Poco meno di nulla, dunque. Incassa applausi convinti dalla platea in visibilio. Segno che i recenti eventi hanno incuriosito i vacanzieri cortinesi, costretti anche dal nubifragio a fare slalom tra le pozzanghere del Piazzale Stazione. La visione popolare di Belpietro lo rende simpatico ai lettori, che acquistano il giornale per leggervi un suo editoriale al pepe e lo seguono di redazione in redazione. Il suo linguaggio è nordico ma non feltriano, chiaro ma non banale, duro ma non aggressivo.
Del doman (quantomeno politico) non v’è certezza, toccherà invitare «l’antipatico» qualche settimana più in là. Allora le vacanze saranno finite e forse anche la Seconda Repubblica.
Evento correlato: CARO BELPIETRO, CI TOCCA VOTARE?Dopo il divorzio Berlusconi-Fini, tutti dicono di voler evitare le elezioni anticipate. Ma alla Camera il Governo rischia di non avere i numeri. E allora, nuovo esecutivo o urne? Risponde il direttore di Libero mercoledì 4 agosto 2010 21.30 - Audi Palace
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