​Quando nasce un amore non è mai troppo tardi. Quando finisce, invece, pare sia fin troppo presto - a sfogliare le statistiche che attestano l’impennata delle percentuali dei divorzi in Italia. La famiglia è in crisi, le famiglie se la passano alla grande. Al di là delle battute, il dibattito sullo stato civile degli Italiani è serio e dirimente. Al dolore della frattura si sommano i postumi del travaglio legale, i dispetti processuali, le condanne tribunalizie.

Tocca a Iole Cisnetto, presidente dell’associazione “Amici di Cortina”, moderare il dibattito scottante sul matrimonio all’italiana. Se è vero che, in certi casi, il dito venga tenuto a posto, questa volta si fa un’eccezione, inseguendo il sogno del “divorzio breve”. A dire il vero, una proposta c’è ma giace impolverata in cassetto: è a firma del deputato Popolo della Libertà Maurizio Paniz.

Tra le poltroncine rosse della tensostruttura cortinese fioccano i consensi degli ospiti: il matrimonialista Cesare Rimini, la psicoterapeuta Maria Rita Parsi, il teleconduttore Tiberio Timperi. La burocrazia non ha un cuore, questo si sa, ed i disagi dell’attesa sono tanti ed asfissianti: tanto comuni da apparire straordinari paiono i racconti di Timperi. La sua è la storia dei mille padri “detenuti in attesa di divorzio” che sacrificano i sentimenti sull’altare della Legge.