CORTINA RACCONTA -
IL CAVALIERE
IL CAVALIERE
Evento del:
21/08/2010 18:00
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Audi Palace
Data articolo:
21/08/2010
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È in gran forma Bruno Vespa, stasera, entra in sala attraversando il corridoio centrale: raccoglie con orgoglio e ghigno il convinto applauso del pubblico di Cortina, stordito dalle torride temperature. Esordisce puntuale e spiazza la platea, dice di essersi laureato nel lontano 1968 in legge con una tesi su diritto alla riservatezza senza sapere che destino lo avrebbe atteso, si era schierato dalla parte dei cittadini, contro i giornalisti. Potete immaginare come la pensi oggi.
Prosegue con le rivelazioni scottanti, oggi riprese dalle maggiori testate: “Bocchino me lo ha detto espressamente: “in Aula, ad ogni votazione, mi alzerò a dire: «sono a favore»”. Ma il bello viene in commissione, dove faranno il Vietnam”. Si sofferma a lungo sulla parabola del Cav. sostenendo che «se non approfitterà di questi tre anni di legislatura, avrà una colpa incancellabile. È l’unico leader nella storia ad aver presieduto ben tre G8, ha vinto le regionali sorprendendo gli alleati, questa crisi non si spiega». Lo dipinge come il maggior esperto mondiale di comunicazione politica, definendo la svolta del predellino “un capolavoro da manuale di scienza politica”. Si fa metereologo giuridico ed anticipa che la Corte Costituzionale a dicembre boccerà il legittimo impedimento ed anche li sarà patatrac. Poi scende nell’arena e non si fa problemi a dirsi estimatore convinto della ministra Gelmini: preparata e dinamica, «in lei vedo il futuro».
Dall’alto delle decine di migliaia di pagine dei sui quattordici libri che raccontano la storia e gli arcana della Repubblica, rivela dettagli succulenti. Come quella volta in cui Nino Andreatta, nel ‘94, appreso che Occhetto si sarebbe candidato a Presidente del Consiglio, fu attraversato da un brivido nella schiena. Dall’emiciclo di Porta a Porta, ha - in quasi vent’anni di Seconda Repubblica - seguito la politica, anticipato scenari e disegnato successi. Ma il suo tono oggi è piuttosto amaro, sfiduciato dal fatto che i politici, dopo un successo o anche di più, non capiscano mai quando sia giunto il momento di fermarsi. Ricorda che l’onorevole Gava, ras democristiano della bianca Campania, dopo i primi arresti eccellenti nel corso delle indagini del pool di Mani Pulite, era solito ripetere ai suoi fedelissimi: “secondo a voi, nu brigadiere pote arrestare a Gava?”. Dietro le sbarre, si narra abbia profondamente mutato il proprio atteggiamento.
Sebbene non creda all’ipotesi di un governicchio tecnico e preferisca scommettere su un riavvicinamento del centrale Pierferdinando Casini, sulla crisi all’interno della maggioranza chiosa: «la è rottura insanabile, quei due si odiano e si disprezzano». Ma conclude in bellezza, se è vero come è vero che in queste ore tutto potrebbe cambiare, d’altronde «la realtà è la fiction più bella».
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