​Per ripercorrere gli istanti notevoli di una carriera musicale invidiabile come quella della celeberrima "tigre di Cremona" ci vogliono una serata magica, le luci giuste e la voce possente eppure soave della grande Cheryl Porter. Ci vogliono anche un pubblico entusiasta e la invidiabile sapienza di Marino Bartoletti, un esperto in grado di raccontare attimi di storia italiana, servendosi semplicemente di parole multicolori ed immagini in bianco e nero. È una storia che sa di giovinezza, e ciascuno degli spettatori può - come spesso accade in certe circostanze proustiane - a scatenare una ridda di emozioni antiche ed ancora vive.

Va in scena un omaggio pirotecnico alla “rossa signora che canta” nella serata di lunedì, gli applausi sono tutti per la scoppiettante Cheryl Porter. Risuonano nell’Audi Palace di Cortina le note jazzy blues della band e si mescolano ai testi nazionalpopolari di canzoni evergreen: "Grande Grande", "Se stasera sono qui", ma anche "Se telefonando" e "Tintarella di luna". L’aria di festa contagia il pubblico cortinese che si lascia coinvolgere con sorpresa, plaude e danza senza sosta fino a tarda serata. L’atmosfera è gonfia di sorrisi.