CORTINA RACCONTA -
PECCATO
PECCATO
Evento del:
23/08/2010 21:30
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Audi Palace
Data articolo:
23/08/2010
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Zampilla l’ammissione che sarà pure urticante, ma reale: la Chiesa è un’avanguardia di santi, un’armata di mediocri con mille malfattori nelle retrovie. Dio si propone a noi, affatto s’impone: il Cristianesimo è libertà, mica servitù. D’altronde era Gesù stesso che si circondava di mafiosi e meretrici e clandestini, al suo tempo. Figurarsi nel terzo millennio.
Il tema è delicato e gli ospiti non da meno. Massimo Introvigne, direttore del Centro Studi Nuove Religioni, autore de “Preti pedofili. La vergogna, il dolore e la verità sull’attacco a Benedetto XVI” non usa mezzi termini. I preti pedofili esistono per davvero: non sono un’ invenzione della stampa, ci sono stati casi disgustosi e terrificanti. Tuttavia «c’è una stampa partigiana che amplifica i dati e le statistiche disseminandole di opinioni folcloristiche. È nota infatti la severità con cui Ratzinger sta affrontando la questione. Semmai sono i vescovi che non riescono a seguire i dettami del Vaticano. Il Papa ha sempre detto: non abbiate timore, intervenite, estirpate il bubbone alla radice». Il decano dei vaticanisti italiani Benny Lai, autore de “Racconti vaticani” è incontenibile. Ricorda che, nella sua messa inaugurale, Benedetto XVI ha detto: “non vorrei che quando i lupi arriveranno, mi senta vinto dalla paura”. Quanto al morbo della pedofilia, è convinto sia il risultato della continua opera di scristianizzazione della Chiesa. Si irrigidisce e si rivolge direttamente al pubblico di “Cortina InConTra”: «che fareste davanti a un figlio pedofilo? Rispondete! Lo caccereste subito da casa?», chiede, alludendo al fatto che il Papa non possa allontanare con tanta solerzia i peccatori.
Savino Pezzotta, un tempo leader confederale CISL, poi animatore della giornata dell’orgoglio cattolico, il Family Day, oggi parlamentare Udc, non fatica a schierarsi. Dalla parte della Chiesa, ovviamente: «chi ha vissuto prima del Concilio Vaticano II sa bene che il nascondimento era più forte di ora: il Concilio ha incoraggiato l’apertura ai peccatori, eppure il Male c’è sempre stato!». Il giovane Giacomo Galeazzi, vaticanista La Stampa, autore de “Karol e Wanda. Storia dell'amicizia che fa paura al Vaticano” (un testo che, senza allusioni o malizie, spiega le trame di un rapporto tanto affiatato tra il Papa e la donna conosciuta in gioventù di cui si fidava ciecamente), spiega che la Chiesa non è solo quella dei Santi e dei puri, vi accade di tutto: dagli scandali di Propaganda Fide che affittava case a Roma a personaggi in vista della politica o della finanza; agli investimenti finanziari in Lussemburgo, fino alle aberrazioni morali. Ogni giorno emerge dirompente il marciume nella Chiesa, e capiterà ancora. Encomiabile tuttavia l’opera di purificazione di Benedetto XVI: «ben dodici vescovi sono stati costretti a dimettersi, per esempio, ed i legionari di Cristo commissariati. Sono segni di una volontà di pulizia da parte dei livelli apicali».
La rivelazione finale è del conduttore Gianluigi Nuzzi, giornalista a Libero ed autore de “Vaticano Spa”. «Uno dei più stretti collaboratori del Santo Padre mi ha rivelato che, attualmente, la più grande preoccupazione di Benedetto XVI è, nei prossimi 5, 10 o 15 anni quello che accadrà in Cina. Già, perché lo stato cinese è permeato dall’ateismo e dal nichilismo, valori molto lontani da quelli cattolici». Ci si augura dunque che la Chiesa, per reagire, si rimetta al lavoro, per raggiungere in fretta il Paradiso. Magari non quello fiscale.
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