CORTINA RACCONTA -
RIVOLUZIONE NUCLEARE
RIVOLUZIONE NUCLEARE
Evento del:
25/08/2010 18:00
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Audi Palace
Data articolo:
25/08/2010
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«Credo che l'universo ambientalista sia consapevole che quello del nucleare è un dilemma vero. I combustibili tradizionali rischiano di avvelenare il pianeta», sono parole forti quelle di Chicco Testa. Blogger apolide vicino alla sinistra riformista ed autore di “Tornare al nucleare? L’Italia, l’energia, l’ambiente”, convinto sostenitore di questa nuova forma di energia. A suo dire, si consentirebbe di ridurre a zero le emissioni. Infatti le energie rinnovabili sono intermittenti e, di fronte ai problemi della Terra, il nucleare potrebbe essere una soluzione, anche l’opinione pubblica oggi si dimostra più aperta. Ci si potrebbe chiedere quanto costerà il resto dell’energia nei prossimi anni, per rilanciare. Il vero dubbio tuttavia pare stia nella coesione della classe politica. La sinistra? «Pare abbia appaltato la materia a giornalisti catastrofisti! Parlare male della globalizzazione è facile, eppure bisognerebbe aggiungere che ha levato dalla povertà un sacco di gente. Lo stesso vale coi dibattiti sul nucleare».
Enrico Cisnetto, l’ideatore di “Cortina InConTra” è qui anche in veste di presidente del “Club Amici del Nucleare”, un circolo che vuole riunire gli uomini e le donne delle diverse categorie professionali per mandarli in giro a spiegare i benefici del nucleare. Dà la parola al noto oncologo Umberto Tirelli, che si scaglia contro gli ambientalisti ad intermittenza. E contro la falsa informazione. Ovunque è in atto una guerra per costruire città nucleari, «perché a Monfalcone non vogliono somigliare ai finlandesi?».
Il sottosegretario del Ministero allo Sviluppo Economico Stefano Saglia sostiene che non esista un modo di produrre energia scevro da rischi collaterali. Chiede che si rinunci ai luoghi comuni, il governo ha scommesso sul nucleare, rischiando pure di perdere consensi ma optando per il progresso del Paese. Il popolo italiano è mediamente favorevole al nucleare, si discute solo sui siti ed il governo è in ritardo sull’attuazione del programma. «Però sogniamo in grande ed abbiamo tanta fretta».
Francesco de Falco, amministratore delegato Sviluppo Nucleare Italia (Enel Edf) rivela che un comune che decide di ospitare una centrale in Francia ottiene una ricaduta in termini di riduzione delle tasse e delle spese in energia, oltre e maggiore occupazione e indotto. «Ventidue anni di disinformazione mirata ha creato un tabù, pare oggi incomprensibile poter parlare bene di nucleare». Nel 2010 sono state avviate dieci centrali, il ritardo calcolabile è di circa dieci anni. Occorre accelerare.
L’amministratore delegato Ansaldo Energia Giuseppe Zampini descrive i dettagli del disastro di Cernobyl e annuncia che certi errori non potrebbero oggi essere commessi. Una soluzione detta “happy meal” comporta che, in caso di incidente, la fisicità degli elementi spenga automaticamente il reattore. «Le scorie sono piuttosto contenute nelle dimensioni, con la tecnologia si possono ridurre all’osso. Smaltirle è l’unico problema aperto, ma basta individuare dei siti nelle zone più disabitate d’Italia».
Se sia una prospettiva utile per il Paese, lo scopriremo forse solo nel 2014, a cantieri avviati. Entro il 2020 invece potrebbe riscaldarci all’ombra dell’atomo. Parola di sottosegretario.
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